domenica 13 maggio 2007

Family Day 2007: ma cosa significa?


Ieri si è svolta in Piazza S. Giovanni a Roma la manifestazione denominata "Family Day 2007".

Ma cosa significa esattamente? A favore o contro chi o che cosa manifestavano i cittadini accorsi lì numerosi??




Onestamente non l'ho capito bene. Mi sorgono però spontanee alcune riflessioni:




  1. Manifestavano a favore della famiglia? E chi gliela tocca! Non mi pare che ci sia in giro alcun progetto di legge che parli di abolizione della famiglia o di qualsivoglia altra limitazione di essa;


  2. Manifestavano contro l'equiparazione delle unioni di fatto al matrimonio? E chi l'ha mai detto? Non mi risulta che nel progetto dei famigerati "DICO" si voglia fare questa equiparazione, si vorrebbero solo estendere alle unioni di fatto alcuni diritti civili oggi di esclusivo appannaggio del matrimonio, ma ribadisco NESSUNA equiparazione;


  3. Manifestavano contro le coppie gay? Spero proprio di no, almeno nella maggior parte dei casi; sarebbe sciocco ed antistorico oltre che infame, retrogrado e razzista;


  4. Manifestavano per discriminare i buoni dai cattivi? Ovvero buoni gli sposati, cattivi tutti gli altri? Non mi risulta che il discriminare le persone sia una peculiarità propria della religione cattolica, della quale tutti i "Family Day-sti" si riempiono la bocca quotidianamente!;


  5. Tutti quelli che manifestavano, politici compresi, hanno una situazione personale tale da poter essere portata ad esempio ed a sostegno delle loro tesi? O magari sono anche loro separati, divorziati ed ora conviventi? Quindi coppie di fatto. Dov'è la coerenza?

  6. Manifestavano contro l'abolizione o la limitazione del matrimonio? Su quale disegno di legge c'è scritta? Chi l'ha proposta? Qual'è il partito che sostiene questa tesi?


Queste ed altre riflessioni ed interrogativi continuano a lasciarmi molto perplesso su tutta questa bagarre ideologica che si è scatenata sul tema delle convivenze civili. La Chiesa Cattolica, alta autorità morale, ha pieno diritto di manifestare in ogni momento i suoi convincimenti; in questo caso però mi pare che siano andati ben oltre alla libera manifestazione del pensiero, dando in pratica indicazioni di voto ai parlamentari ed ingerendo di fatto in maniera alquanto incisiva nelle questioni politiche italiane.


E la presunta famosa e tanto sbandierata (da destra e da sinistra) laicità dello Stato Italiano dove è andata a finire?





Non so bene perchè, ma le vicende italiane ultimamente mi risultano di sempre più difficile comprensione.....

1 commento:

Anonimo ha detto...

Credo che la manifestazione fosse atta a ricordare che la famiglia è la prima cellula della società.
I governi sono un po' lenti nelle politiche per la famiglia. non è il bonus bebè che fa la differenza. Politiche per la famiglia dovrebbero interessare: casa, istruzione, lavoro. Io vedo il family day come un occasione per ribadire che è la famiglia è la base del tessuto di una società. Non conosco i dettagli dei DICO e quindi non mi pronuncio. Cmq credo che la società garantisca già diversi diritti alle famiglie che si costituiscono tali davanti allo stato (matrimonio civile). Per le coppie "alternative" va sicuramente valutata la possibilità di legiferare al fine di garantire il rispetto di alcuni diritti e doveri . Il tema però è delicato perchè si aprirebbero spiragli per truffe e raggiri (sulle pensioni di reversibilità, sulle eredità ecc.ecc.). E comunque vorrei vedere le unioni "alternative" rispettate ma non paragonate alla famiglia.
Per quanto riguarda la laicità dello stato va da sè che i politici sono attratti da tutto ciò che catalizza l'approvazione popolare. Quindi con la chiesa tendono sempre a tenere un piede fuori e uno dentro (sia a sx che a dx) perchè.....non si sa mai.