domenica 27 maggio 2007

La rappresentatività dei partiti politici italiani


Non vorrei che il contenuto del presente post suonasse un po' qualunquista, ma alzi la mano chi di noi oggi si sente degnamente rappresentato dalle forze politiche attualmente in campo.

I nostri uomini politici, nei partiti e negli schieramenti cui appartengono, si danno assai da fare nell'elencare con dovizia di particolari tutto quello che di negativo hanno combinato i colleghi dello schieramento opposto quando erano al governo.
Si impegnano altresì nella scrupolosa disamina di tutte le cose che oggi non vanno nella società, additando comunque agli altri le responasabilità ma evitando però con cura di proporre valide alternative e soprattutto le modalità per attuarle.

Quando si guarda in televisione qualche programma di intrattenimeno politico, si viene spesso assaliti da una gran noia: si vedono i politici degli opposti schieramenti che trascorrono l'intera serata a rinfacciarsi colpe e contro-colpe, tu hai fatto questo, tu hai fatto quello, ecc.
Il guaio è che in queste sterili discussioni non si ravvisa alcuna traccia di una reale intenzione di risolvere i problemi veri delle persone in maniera concreta ed efficace!

Si rinfacciano l'un l'altro colpe e negligenze, urlano, sembra quasi che si vogliano scannare, poi al termine del programma escono dallo studio televisivo a braccetto a prendere il caffè...

La realtà è questa: sono una casta di super-privilegiati, composta sostanzialmente sempre dalle stesse persone, per le quali quel che conta è solo mantenere questo status e questi privilegi, non già risolvere i problemi della società e delle persone comuni, cosa per cui sarebbero (profumatamente) pagati.

Cosa impedisce loro di affrontare seriamente e concretamente i problemi reali della gente? Disoccupazione, precariato, calo del potere d'acquisto, servizi sociali scadenti, trasporti urbani da repubblica delle banane e tanti altri problemi che sono quotidianamente sotto agli occhi di tutti??

Si registra pertanto un eccessivo scollamento tra le istanze della società reale e la classe politica odierna, che è veramente allarmante.

Una classe politica autoreferenziale, arroccata solo a difendere posizioni di privilegio e sorda alle istanze della società civile non è destinata a far molta strada, di destra o sinistra che sia.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

La politica spettacolo è una conseguenza della società spettacolo. La società spettacolo è una conseguenza di un capitalismo postindustriale non-scientifico, ke produce immagini, non idee, basato sulla griffe e non sulla qualità e l'innovazione.
Un capitalismo simile è frutto dell'avidità.
un salutissimo da vi
Luana Modini

Anonimo ha detto...

La politica spettacolo è una conseguenza della società spettacolo. La società spettacolo è una conseguenza di un capitalismo postindustriale non-scientifico, ke produce immagini, non idee, basato sulla griffe e non sulla qualità e l'innovazione.
Un capitalismo simile è frutto dell'avidità.
un salutissimo da vi
Luana Modini