domenica 1 luglio 2007

Un paese di poveracci...


Secondo alcuni dati diffusi recentemente dal Ministero delle Finanze, lo 0,8% dei contribuenti italiani dichiara un reddito superiore ai centomila Euro l'anno.


Sissignori, avete letto bene, 0,8% (zero-virgola-otto-per-cento)!!?! Non 18%, come all'inizio avevo erroneamente capito io.


Personalmente trovo questo dato scandaloso e vergognoso: a chiunque di noi basta uscire di casa anche solo per un paio d'ore per avere una clamorosa smentita di tutto ciò.


Appena varchiamo la soglia del portone di casa, la prima cosa che ci salta all'occhio è l'elevato numero di SUV e macchine tedesche di grossa cilindrata circolanti, ciascuna delle quali costa in media tra i 30 ed i 60mila Euro. Poi iniziamo a fare un giro per strada e vediamo nell'ordine:



  • Bar, ristoranti, locali notturni, wine-bar, cocktail-bar, alberghi, villaggi turistici, agenzie di viaggi, negozi, centri commerciali, palestre, località turistiche, stabilimenti balneari, ecc. sempre gremiti di gente, in qualsiasi giorno della settimana e praticamente a qualunque ora;

  • Famiglie con 2/3 figli a carico che, a dispetto del lavoro che fanno e del reddito che se ne presume, riescono ad andare in vacanza 5 o 6 volte l'anno, hanno 4 macchine e 3 moto, 3 case di proprietà (di cui 2 affittate, magari in nero), 2 cani ed 1 gatto di razza purissima, mandano i figli a tutte le attività possibili ed immaginabili, hanno una collaboratrice domestica semi-fissa e vestono pure firmato;

  • Ragazzi appena ventenni che girano con automobili da 50mila Euro e vanno alle Maldive o località similari un mese sì e l'altro pure e magari risultano essere studenti, oppure Co.Co.Pro. a 800 Euro al mese;

  • Lavoratori autonomi con villa e barca ormeggiata a Gaeta che piangono costantemente miseria e dichiarano al fisco meno del loro dipendente di livello più basso.

  • Famiglie che generalmente sembrano vivere ad un livello significativamente più alto delle loro (presunte) disponibilità economiche.


Ora proviamo a fare qualche ipotesi per spiegare il suddetto fenomeno:



  1. La gente in Italia si indebita fino al collo per tentare di vivere sopra le proprie possibilità;

  2. Qualcuno svolge sottobanco attività poco chiare (leggasi illecite);

  3. Qualcun'altro è fortemente spalleggiato (leggasi finanziato) dalla famiglia d'origine, quindi ciò che ha o che spende non è esattamente tutta farina del suo sacco, se non in minima parte;

  4. Qualcun'altro ancora (chi può...) soffre di improvvise amnesie ed omette almeno uno zero finale al momento della dichiarazione dei redditi.




Di una cosa però credo siamo tutti sicuri: il dato da cui siamo partiti, ossia lo 0,8%, dei contribuenti italiani che dichiara oltre centomila Euro l'anno, è un dato sicuramente risibile che non trova alcuna conferma nei fatti, anche attraverso la semplice osservazione della realtà che ci circonda.

domenica 27 maggio 2007

La rappresentatività dei partiti politici italiani


Non vorrei che il contenuto del presente post suonasse un po' qualunquista, ma alzi la mano chi di noi oggi si sente degnamente rappresentato dalle forze politiche attualmente in campo.

I nostri uomini politici, nei partiti e negli schieramenti cui appartengono, si danno assai da fare nell'elencare con dovizia di particolari tutto quello che di negativo hanno combinato i colleghi dello schieramento opposto quando erano al governo.
Si impegnano altresì nella scrupolosa disamina di tutte le cose che oggi non vanno nella società, additando comunque agli altri le responasabilità ma evitando però con cura di proporre valide alternative e soprattutto le modalità per attuarle.

Quando si guarda in televisione qualche programma di intrattenimeno politico, si viene spesso assaliti da una gran noia: si vedono i politici degli opposti schieramenti che trascorrono l'intera serata a rinfacciarsi colpe e contro-colpe, tu hai fatto questo, tu hai fatto quello, ecc.
Il guaio è che in queste sterili discussioni non si ravvisa alcuna traccia di una reale intenzione di risolvere i problemi veri delle persone in maniera concreta ed efficace!

Si rinfacciano l'un l'altro colpe e negligenze, urlano, sembra quasi che si vogliano scannare, poi al termine del programma escono dallo studio televisivo a braccetto a prendere il caffè...

La realtà è questa: sono una casta di super-privilegiati, composta sostanzialmente sempre dalle stesse persone, per le quali quel che conta è solo mantenere questo status e questi privilegi, non già risolvere i problemi della società e delle persone comuni, cosa per cui sarebbero (profumatamente) pagati.

Cosa impedisce loro di affrontare seriamente e concretamente i problemi reali della gente? Disoccupazione, precariato, calo del potere d'acquisto, servizi sociali scadenti, trasporti urbani da repubblica delle banane e tanti altri problemi che sono quotidianamente sotto agli occhi di tutti??

Si registra pertanto un eccessivo scollamento tra le istanze della società reale e la classe politica odierna, che è veramente allarmante.

Una classe politica autoreferenziale, arroccata solo a difendere posizioni di privilegio e sorda alle istanze della società civile non è destinata a far molta strada, di destra o sinistra che sia.

venerdì 18 maggio 2007

Le Controriforme

Si nota una preoccupante tendenza in Italia a partire dagli ultimi 20/25 anni ad oggi: quella delle Controriforme.

Se osserviamo la società italiana dell'ultimo quarto di secolo, non possiamo non registrare la costante tendenza dei nostri governanti, a prescindere dal colore politico, di progettare e mettere in atto delle riforme in senso peggiorativo, quindi delle vere e proprie controriforme.

Gli anni del dopoguerra e del boom economico, caratterizzati da un tasso di crescita dell'economia assai più elevato dell'attuale, sono stati quelli in cui i lavoratori, attraverso le lotte sindacali, hanno ottenuto tutta una serie di sacrosanti diritti degni del paese civile e moderno nel quale ci fregiamo di trovarci.

Gli anni '50, '60 e '70 sono stati anni di profondo mutamento della società italiana che si è ampiamente sviluppata ed in cui il conflitto sociale ha portato una serie si sensibili miglioramenti delle condizioni di vita di lavoratori e pensionati mediante l'introduzione di nuovi diritti o il miglioramento di quelli esistenti; erano anni in cui in pratica si concretizzavano le vere riforme, ossia quelle volte a migliorare lo status sociale.

A partire invece dall'inizio degli anni '80 si è iniziata a verificare una preoccupante inversione di tendenza: è cominciata quindi l'era delle controriforme.

Uno dei primi esempi di questo fenomeno si è avuto nel 1982 con l'abolizione della scala mobile, quel meccanismo con cui salari e pensioni erano automaticamente agganciati al costo della vita ne seguivano quindi le variazioni in tempo praticamente reale.

Da lì in poi si sono susseguite tutta una serie drammatica di controriforme che hanno di molto indebolito lo status sociale ed economico di lavoratori e pensionati, andando a togliere diritti acquisiti con anni di lotte ed impoverendo di fatto i redditi fissi. Si è andato via via perdendo progressivamente potere d'acquisto, si va in pensione sempre più tardi e con meno soldi, i carichi di lavoro sono aumentati in virtù di scellerate politiche di contenimento della spesa (essenziale) e riduzioni di personale.
Si è erroneamente inseguita la logica del profitto anche nei servizi di utilità sociale come gli ospedali, ad esempio, che scontano per questa ragione intollerabili carenze a vari livelli.

Si sono ridotti in quantità e qualità i servizi sociali essenziali; si è tentato (e spesso riuscito) di privatizzare ciò che non andava assolutamente privatizzato come i servizi di pubblica utilità.

Quello che appare però più drammatico in questo contesto è che si sono perse di vista le vere priorità, ossia i bisogni fondamentali (e costituzionali) dei cittadini: il diritto alla casa, al posto di lavoro, alle cure, a servizi sociali degni di questo nome.

Nell'ottica perversa dell'inseguire a tutti i costi le regole ed i vincoli di bilancio, si sono smarriti i veri punti di riferimento: assicurare a tutti i cittadini le condizioni basilari per una vita civile e dignitosa.

Non voglio con questo affermare che non si debba tenere sotto controllo la spesa pubblica, ma ritengo sia solo una questione di come vengono impiegate queste risorse; in ogni caso non si può mai lesinare su servizi di vitale importanza.

Dopo vent'anni di controriforme, a quando le vere riforme??

martedì 15 maggio 2007

Lo Sciocchezzario dalla A alla Z.....


Girando un pochino in rete ho raccolto una summa di varie sciocchezze dalla A alla Z: ve le presento in anteprima mondiale per rinfrancare un po' lo spirito:




  • ABBECEDARIO - Espressione di sollievo di chi si è accorto che c'è anche Dario

  • ADDENDO - Urlo della folla quando a Nairobi stai per pestare una mer*a

  • ALUNNO - Esclamazione sfuggita a Papa Leone all'apparire di Attila

  • APPENDICITE - Attaccapanni per scimmie

  • ASSILLO - Scuola materna sarda

  • AUTOCLAVE - Armi automatiche dell'età della pietra

  • BALESTRA - Sala ginnica per gente di colore

  • BASILICA - Chiesa aromatica

  • BIGODINO - Doppio orgasmo

  • BUCANEVE - Precisa pisciata maschile invernale

  • CALABRONE - Grosso abitante di Cosenza

  • CALAMARI - Molluschi responsabili della bassa marea

  • CAPPUCCETTO ROSSO - Profilattico sovietico

  • CATALESSI - Catalani condannati alla pentola a pressione

  • CERBOTTANA - Cervo femmina di facili costumi

  • CERVINO - Domanda dei clienti all'oste romano

  • CIAMBELLANO - Colui/colei che ha il piu bel buco di cu*o del reame

  • CONCLAVE - Riunione di cardinali violenti e trogloditi

  • CONTORSIONISTA - Ebreo arrotolato

  • COREOGRAFO - Studioso delle mappe della Corea

  • CUCULO - Gay balbuziente

  • CURRICULUM - Gara di finocchi ai tempi dell'antica Roma
    DISSENTERIA - Attitudine a dir sempre di no

  • DOPING - Pratica anglosassone del rimandare a piu tardi

  • ECCEDENTE - Frase di un dentista latino dopo un'estrazione

  • ELETTROPOMPA - Novita bolognese a luci rosse

  • EMPORIO - Fratello di Giorgio Armani

  • EQUIDISTANTI - Cavalli in lontananza

  • EQUINOZIO (1) - Zio del cavallo

  • EQUINOZIO (2) - Cavallo che non lavora

  • EUFRATE - Monaco mesopotamico

  • FAHRENHEIT - Tirar tardi la notte

  • FANTASMA - Malattia dell'apparato respiratorio che colpisce i forti consumatori di aranciata

  • FOCACCIA - Foca estremamente malvagia

  • FONETICA - Disci plina che regola il comportamento degli asciugacapelli

  • GAIEZZA - Gioia omosessuale

  • GESTAZIONE - Gravidanza di moglie di ferroviere

  • GIULIVA - Slogan di chi e' vessato dall'Imposta sul Valore Aggiunto

  • INCUBATRICE - Macchina fabbricatrice di sogni terribili

  • LATITANTI - Poligoni con molte, moltissime facce

  • LORD - Signore inglese molto sporco

  • LUX - Primo tipo in assoluto di Fiat

  • MAREMMA - Nome di una famosa maiala

  • MARRON GLACES - Testicoli sotto zero

  • MELODIA - Preghiera di una vergine

  • MESSA IN PIEGA - Funzione religiosa eseguita da un prete in curva

  • NEOLAUREATO - Punto nero della pelle che ha fatto l'universita

  • OBIETTORE - Ottico fabbricante di obiettivi che se è particolarmente serio viene chiamato 'obiettore di coscienza'

  • OPOSSUM - Marsupiale americano possibilista

  • PARTITI - Movimenti politici che nonostante il nome sono ancora qui

  • PIUMONE - Richieste di sporcaccioni veneti mai sazi di sesso

  • PREVENIRE - Soffrire di eiaculazione precoce

  • RAZZISMO - Scienza che studia i propulsori a reazione

  • RAZZISTA -Fabbricatore di missili

  • REDUCE - Sovrano con tendenze di estrema destra

  • RIMEMBRARE - L'atto di rimettere al suo posto il 'coso' a chi e' stato evirato (vocabolo coniato da J.W.Bobbitt)

  • SALADINO - Biscotto salato con il raffreddore

  • SALAME - Tipo di figura che il maiale non vorrebbe mai fare

  • SALMONE - Cadavere di obeso

  • SANCULOTTO - Patrono degli omosessuali

  • SBRONZI -Ubriachi di Riace

  • SCIMUNITO - Attrezzato per gli sport invernali

  • SCORFANO - Pesce che ha perduto i genitori

  • SOMMARIO - Indicativo presente del verbo 'essere Mario'

  • SPAVENTO - Società per azioni eolica

  • STRAFOTTENTE - Dicesi di persona di grandi qualità amatorie

  • TACCHINO - Parte della scarpina

  • TELEPATIA - Malattia che colpisce chi guarda troppo la TV

  • TEMPOREGGIARE - Scoreggiare andando a tempo (tipico di musicisti poco educati

  • TONNELLATA - Marmellata di tonno

  • TROIKA - Donna russa di facili costumi

  • UGELLO - Volgarismo in gergo negro per 'pene'

  • VIBRATORI - Macchina per vibromassaggio bovino

  • VIGILIA - Donna vigile urbano

  • ZONA DISCO - Parcheggio per gli UFO

domenica 13 maggio 2007

Family Day 2007: ma cosa significa?


Ieri si è svolta in Piazza S. Giovanni a Roma la manifestazione denominata "Family Day 2007".

Ma cosa significa esattamente? A favore o contro chi o che cosa manifestavano i cittadini accorsi lì numerosi??




Onestamente non l'ho capito bene. Mi sorgono però spontanee alcune riflessioni:




  1. Manifestavano a favore della famiglia? E chi gliela tocca! Non mi pare che ci sia in giro alcun progetto di legge che parli di abolizione della famiglia o di qualsivoglia altra limitazione di essa;


  2. Manifestavano contro l'equiparazione delle unioni di fatto al matrimonio? E chi l'ha mai detto? Non mi risulta che nel progetto dei famigerati "DICO" si voglia fare questa equiparazione, si vorrebbero solo estendere alle unioni di fatto alcuni diritti civili oggi di esclusivo appannaggio del matrimonio, ma ribadisco NESSUNA equiparazione;


  3. Manifestavano contro le coppie gay? Spero proprio di no, almeno nella maggior parte dei casi; sarebbe sciocco ed antistorico oltre che infame, retrogrado e razzista;


  4. Manifestavano per discriminare i buoni dai cattivi? Ovvero buoni gli sposati, cattivi tutti gli altri? Non mi risulta che il discriminare le persone sia una peculiarità propria della religione cattolica, della quale tutti i "Family Day-sti" si riempiono la bocca quotidianamente!;


  5. Tutti quelli che manifestavano, politici compresi, hanno una situazione personale tale da poter essere portata ad esempio ed a sostegno delle loro tesi? O magari sono anche loro separati, divorziati ed ora conviventi? Quindi coppie di fatto. Dov'è la coerenza?

  6. Manifestavano contro l'abolizione o la limitazione del matrimonio? Su quale disegno di legge c'è scritta? Chi l'ha proposta? Qual'è il partito che sostiene questa tesi?


Queste ed altre riflessioni ed interrogativi continuano a lasciarmi molto perplesso su tutta questa bagarre ideologica che si è scatenata sul tema delle convivenze civili. La Chiesa Cattolica, alta autorità morale, ha pieno diritto di manifestare in ogni momento i suoi convincimenti; in questo caso però mi pare che siano andati ben oltre alla libera manifestazione del pensiero, dando in pratica indicazioni di voto ai parlamentari ed ingerendo di fatto in maniera alquanto incisiva nelle questioni politiche italiane.


E la presunta famosa e tanto sbandierata (da destra e da sinistra) laicità dello Stato Italiano dove è andata a finire?





Non so bene perchè, ma le vicende italiane ultimamente mi risultano di sempre più difficile comprensione.....